Furti nelle case. Affollata assemblea a Castelvecchio. Cresce l’esasperazione della popolazione. Nuovo tentativo di furto nella notte

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Paura, esasperazione e, di conseguenza, anche tanta voglia di farsi giustizia da soli. Questi senza dubbio i sentimenti dominanti tra gli abitanti di Castelvecchio Pascoli e Albiano che ieri sera hanno preso parte in massa, con oltre 200 persone, all’assemblea pubblica indetta da Comune di Barga e Compagnia Carabinieri di Castelnuovo per affrontare il tema della sicurezza nei paesi.
Paura ed esasperazione. Che sono emersi in tutta la loro chiarezza anche durante la stessa assemblea quando è giunta la notizia di un allarme scattato in una casa di Castelvecchio (situazione poi risultata un falso allarme): la tensione e l’agitazione tra la gente è stata per qualche minuto più che palpabile.
Una riunione dunque più che mai importante per fornire un supporto alla popolazione dei due paesi ormai fortemente provata dalla continua raffica di furti nelle abitazioni. La maggioranza dei quali avvenuti quando gli occupanti dormivano.

Purtroppo il fenomeno non si è ancora esaurito. E’ di stanotte la segnalazione di un nuovo tentativo di furto avvenuto un una villetta di Mologno. I ladri in questo caso hanno utilizzato una scala trovata in garage per provare a salire al primo piano e forzare una delle persiane tramite un trapano. Uno degli abitanti della casa si sarebbe svegliato e con le urla avrebbe fatto sfuggire gli autori, anzi l’autore visto che, l’uomo avrebbe visto un giovane con una maglietta bianca fuggire. Il bottino ammonta ad un po’ di contati ed una macchina fotografica.
Sembra comunque che la metodologia sia molto simile a quella utilizzata in altri furti o tentativi di furti avvenuti nei giorni scorsi.
Per quanto riguarda l’assemblea, era come detto palpabile ieri sera l’esasperazione e l’impotenza della gente di fronte a quanto sta succedendo in queste settimane. In tanti la notte non riescono più a ed in molti cresce la

rabbia per questa violazione della tranquillità e dell’intimità personale e per sentirsi indifesi di fronte ad un’ondata di furti che ormai supera, tra tentativi e atti realmente compiuti, la decina in pochi giorni.
Da parte del sindaco Marco Bonini, ma soprattutto del comandante della compagnia carabinieri di Castelnuovo, il capitano Paolo Volontè, presente con il comandante della stazione di Barga Luogotenente Claudio Del Carlo, l’invito a favorire il lavoro degli inquirenti ma anche e soprattutto a non cercare di farsi giustizia da soli per tutte le conseguenze che questo comportamento potrebbe portare.
Due gli strumenti per collaborare con le forze dell’ordine ed anche per cercare, se coinvolti in un furto nella propria casa, di scoraggiare i malviventi. Il primo quello di prestare attenzione a tutto quello che accade intorno a noi. A situazioni anomale, rumori insoliti che non rientrano nella normalità, in quello che quotidianamente viviamo nelle nostre case o nelle abitudini del nostro vicinato.

“Solo voi – ha detto il capitano Volontè alla popolazione – conoscete il territorio in modo così approfondito. Solo voi siete in grado di capire se un fatto, un’auto, un rumore, siano o meno inusuali perché avete l’esatta conoscenza del posto in cui vivete”.

Sia i Carabinieri che il Comune hanno invitato la popolazione a segnalare al 112 ogni sospetto, ogni situazione che risulti quantomeno strana. Ogni segnalazione può essere importante per far intervenire i carabinieri in modo tempestivo ed anche mirato. Intervento che il Capitano Volontè ha assicurato specialmente in questo periodo particolarmente immediato visto che diversi sono gli uomini impiegati sul campo nell’attività di controllo.
Molto tempo si è parlato ieri sera comunque, del rischio di una giustizia fai da te. Non è stato detto apertamente dalle autorità presenti ma si è capito che nei giorni scorsi si sono formati anche gruppetti di giovani e di abitanti in giro di notte per i paesi. Il Capitano ne ha parlato a puro titolo di esempio, rimarcando però che comunque sia questi comportamenti rischiano di vanificare il lavoro delle forze dell’ordine sul campo e che quindi andrebbero in ogni modo evitati.
Stesso discorso sulle reazioni in caso si diventi protagonisti di un furto. L’unica cosa saggia da fare è accendere la luce nelle proprie case, chiamare chi sta insieme a noi o chiamare a gran voce i vicini chiedendo di fare intervenire i carabinieri. Comunque di farsi sentire. Ma di non reagire aggredendo i ladri se non si è direttamente minacciati
Anche perché, ha sottolineato, il comportamenti tenuto fino ad ora dai ladri di turno non farebbe pensare che ci sia la minima intenzione di arrecare violenza agli occupanti delle case visto che ogni volta che qualcuno si è accorto della loro presenza li stessi se la sono svignata senza ulteriori reazioni.
Il Capitano comunque sia è stato fermo su un punto: ogni reazione di chi è colpito da un furto deve essere commisurata all’effettiva pericolosità in cui ci si trova. Insomma, non si può reagire ad un furto in cui nessuno ci minaccia, prendendo magari il fucile da caccia e facendo fuoco. Si rischia di subire conseguenze legali e penali ben superiori di quelle previste per un ladro sorpreso in una abitazione. E si rischia anche di farci del male e di fare del male agli altri.
Intanto, per la situazione sicurezza, il sindaco Bonini ha annunciato che è stata presentata al Prefetto la richiesta di convocare il comitato provinciale per ordine e sicurezza per analizzare e capire come intervenire anche se già in questa fase c’è stata una notevole intensificazione dei controlli sul territorio.
Ha poi reso noto che anche da parte della Polizia municipale sono iniziati controlli serali che si affiancano a quelli dei Carabinieri ma ha ribadito di evitare di organizzarsi in proprio per vigilare sul territorio.
Per le segnalazioni, per avvertire di qualsiasi fatto o evento sospetto, ha ricordato che i numeri sono quelli del 112, della reperibilità della polizia municipale, ma anche i contatti telefonici di tutti i componenti della giunta.

Il Capitano Volonté non si è sbottonato molto sui particolari delle indagini in corso e sulle quali esiste ovviamente il segreto istruttorio. Nemmeno alla domanda se i malviventi di questi giorni siano in grado di aggirare o neutralizzare i sistemi di allarme, ma qualche dettaglio è comunque emerso: non sussiste per il momento nessun dato oggettivo che i ladri narcotizzino gli abitanti delle case colpite. Una ipotesi che è per il Capitano campata in aria, mentre, come più volte ribadito, è apparso abbastanza chiaro, fortunatamente, che i ladri non prediligono azioni di forza nei confronti delle proprie vittime. Ogni volta che sono stati scoperti si sono dati alla fuga senza reagire, dimostrando, ha detto, che non c’ė volontà pregressa di fare del male alle persone.
Ha poi ribadito l’inutilità di azioni personali di controllo, il più delle volte dannose per il lavoro delle forze dell’ordine ed ha sottolineato con forza che l’istituzione di ronde non è ammesso dalla legislazione e non sarà mai tollerato.

Tra le domande rivolte dalla popolazione, quella sulla possibilità di arricchire, magari anche a spese degli stessi abitanti di una zona, il sistema di videosorveglianza installato nei mesi scorsi dal comune di Barga. Soluzione senz’altro realizzabile, ha risposto il sindaco Marco Bonini che peraltro ha ricordato che il sistema di telecamere presenti sul territorio è attivo ed a disposizione delle autorità, anche se per i furti di questi giorni non ha portato a nessun indizio utile per le indagini.
La serata si è conclusa come era iniziata. Con l’invito ad avvertire il 112 laddove si presentino situazioni anomale o non abituali e di evitare sempre una giustizia fai da te.
“La nostra unica ma importantissima arma – ha ribadito il sindaco Bonini – è quella di collaborare con ogni segnalazione utile al lavoro delle autorità. Solo questo è l’effettivo e determinante controllo del territorio che può essere portato avanti da tutti e che alla fine potrebbe essere lo strumento vincente per sgominare la banda dei furti”.

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