(foto di PaoloMarzi) – Il perdurare delle piogge e le rinnovate piene del Serchio hanno alla fine portato al crollo del traliccio dell’ENEL, pericolante già dai primi di gennaio scorso, lungo l’argine del Serchio a Mologno. Il pilone è caduto nella prima serata di martedì.
Già dai primi di gennaio era stata segnalata questa problematica ed anche il comune di Barga si era mosso con la Provincia e con ENEL, per risolvere una situazione che rischiava di creare gravi black-out per la popolazione.
ENEL, nelle settimane scorse, aveva comunicato che il traliccio era stato disattivato e che la linea elettrica era stata deviata su un altro pilone , ma anche che non appena il tempo si fosse rimesso avrebbe provveduto a mettere in sicurezza il traliccio.
Purtroppo non c’è stato tempo di effettuare i lavori. La piena si è portata via un’altra porzione di terreno dell’argine dove un tempo sorgeva anche il campo sportivo di Mologno ed alla file il traliccio è crollato.
Così come ci riporta il sindaco Marco Bonini, la caduta avrebbe anche provocato una interruzione abbastanza estesa nel fondovalle del comune di Barga, ma per pochi minuti. Mentre la zona vicina alla stazione ferroviaria di Mologno è rimasta senza corrente per alcune ore; per problemi comunque legati alla deviazione della corrente dal traliccio crollato che evidentemente non era del tutto fuori servizio.
ENEL invece non conferma gravi interruzioni di energia elettrica sul territorio barghigiano; solo alcuni black-out a macchia di leopardo in diversi punti del territorio, alcuni di brevissima durata, altri un po’ più lunghi, Secondo ENEL comunque, la causa non è da imputarsi alla caduta del traliccio, ma a problemi inerenti vento e caduta di rami sulle line elettriche.
Rimane ora il problema del traliccio caduto sul greto del fiume. ENEL assicura che con l’arrivo del bel tempo provvederà alla rimozione del materiale.
Resta inoltre costante e sempre più preoccupante, il problema dell’erosione dell’argine di Mologno lungo il Serchio . In questi ultimi anni il fiume ha eroso in profondità diverse decine di metri di riva ed ha quasi inghiottito, oltre al traliccio, anche metà del campo sportivo del paese.
Occorrono indubbiamente interventi più mirati di messa in sicurezza della sponda da parte delle autorità competenti, provincia in primis.

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