La bella piazza natalizia… un campo da calcio

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Fornaci si prepara al Natale con un allestimento speciale in piazza IV Novembre: enormi palle natalizie come sculture che punteggiano la piazza principale in un’installazione a metà tra il surreale e il fiabesco.
Duemila euro la spesa e tanto lavoro da parte dei commercianti del CIPAF, ideatori e d esecutori dell’iniziativa, tanto che ieri sera venerdì 6 dicembre, sono rimasti in piazza IV Novembre fino alle 21.30 per ultimare il lavoro.

Peccato che a mezzanotte qualcuno già stesse “giocando” con quelle enormi sfere colorate come fossero palle da bowling o da calcio. Chi sia stato non si sa, ma questa mattina, 7 dicembre, il risveglio per tanti è stato amaro: il bell’allestimento natalizio era stato fatto rotolare qua e la, con evidenti danni alle decorazioni, che sono di leggero ma fragile polistirolo.
Qualcuno ha passato la notte a giocare con quello che doveva essere un’attrazione e una decorazione per tutta la comunità, incurante del costo economico e di energie speso per rendere questo Natale fornacino – sempre più austero – un po’ meno castigato.

Chi sarà stato? Sicuramente i soliti noti, sempre difficili da acciuffare ma probabilmente autori anche di scampanellate notturne a certi malcapitati e di bicchieri rotti lasciati sul tragitto.

Per il momento, però, gli autori di questo infantile atto vandalico restano sullo sfondo, e si pensa a come salvare l’installazione natalizia: lasciare le palle sul loro piedistallo, riparando o sostituendo quelle rovinate potrebbe essere l’invito a una sfida per un secondo match. Forse si potrebbero appendere, sperando che il gioco della pentolaccia sia meno in auge tra le nostre valli. Oppure si potrebbe far adottare ad ogni commerciante una palla da custodire nel proprio negozio nelle ore notturne… certo un gran lavoro e una privazione dopo le 20.00… Insomma il CIPAF è a lavoro per riparare danni e per trovare un alternativa.

E qualcuno dei suoi commercianti alla domanda “Ma non avevate valutato rischi simili?” allarga le braccia e ammette “speravamo di poter far sopravvivere l’allestimento almeno fino all’8 dicembre…” Insomma, erano stati realisti, ma qualcuno lo è stato di più.

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