Di nuovo allagato il piano terra della Sala Colombo. La lettera di protesta di Giuseppe Luti

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Ad una prima ricognizione sembrava che il maltempo che ha imperversato sulla nostra zona tra Natale e santo Stefano non avesse arrecato danni, se non alcuni smottamenti di modesta entità e la caduta di qualche ramo tra i più sottili.

Insomma sembrava “normale amministrazione” se non fosse che, al rientro dalle feste, il 27 dicembre, alcuni locali che si trovano nella zona del Giardino dove si trova la Sala Colombo sono risultati abbondantemente allagati.

A segnalarlo è Giuseppe Luti, membro del Gruppo Marciatori e da subito impegnato a ripulire il piano terra della sala di via del Giardino dove hanno la sede anche la Pro Loco e l’Asbuc.

Il problema, non certo piacevole e soprattutto dannoso e oneroso, non è la prima volta che si presenta, dato che in occasione dell’alluvione del 21 ottobre scorso a quelle sedi toccò la stessa sorte.

Colpa, secondo Luti, di un sistema fognario inadatto e quindi destinato ad arrecare danni.

Di seguito la “denuncia” del nostro lettore e l’analisi delle cause di questi allagamenti.

(nell’immagine la sede della Pro Loco dopo il nubifragio del 21 ottobre)

Per la seconda volta nel giro di due mesi le associazioni che si trovano al piano terreno della Sala Colombo (GRUPPO MARCIATORI BARGA, ASBUC, PRO-LOCO) subiscono l’allagamento delle loro sedi. Con gravi danni alle suppellettili e arredi e al materiale cartaceo di archivio delle associazioni che ivi risiedono.

La volta scorsa (ottobre), pur non capendo come poteva essere successo, e senza nessun sopralluogo dell’autorità pubblica proprietaria del fabbricato, venne data la colpa alla eccezionalità delle pioggia caduta (ci aggrappa sempre a qualcosa per non assumersi responsabilità e/o come scusante).

Il giorno di Santo Stefano, 26 dicembre 2013, ha piovuto, ma regolare pur anche nella sua intensità, ma ha riallagato tutto ancora una volta. Ma novità che aggrava la negligenza adottata in precedenza senza essere venuto NESSUNO a controllare il perché degli allagamenti.

Questa volta l’allagamento, non solo si é verificato nelle stanze occupate dalle associazioni, ma allagamenti si sono verificati anche nei negozi che si affacciano in Via Pascoli (La Bottega del Pane e il Giglio Guelfo). Come ha fatto l’acqua ad arrivare fino alle botteghe che si trovano dall’altra parte dell’isolato?

La spiegazione l’abbiamo constatata noi responsabili delle Associazioni che utilizzano il piano terra della Sala Colombo. Questo è il verdetto:
Le fognature fatte per scaricare i liquami e le acque bianche degli appartamenti ricostruititi a ridosso della Sala Colombo, si intasano spesso e non ricevono bene. I tubi che portano nelle fognature comunali gli scarichi sono di piccolo diametro (anche se qualcuno dirà di no), si intasano facilmente e quindi quando sono pieni rigurgitano all’indietro sia acque bianche che le acque nere. Stamani lo abbiamo constatato personalmente.

Quindi il problema si ripresenterà ciclicamente in concomitanza di piogge più abbondanti o di carta igienica o quant’altro immessa nelle tubature di scarico dagli abitanti degli appartamenti soprastanti. E meno male che sono solo due o tre persone che vi abitano. Immaginatevi se tutto il palazzo fosse abitato. Saremo sommersi sempre dalle acque, anche maleodoranti degli scarichi delle acque nere.

Mi domando: Ma nessuno (Genio Civile, tanto solerte a far chiudere case alla minima scossa di terremoto, Autorità Comunale-Uffici Tecnici) si è preso la briga di verificare il diametro delle tubature di scarico?

Me la daranno una risposta. Non so da altre parti, ma ho l’impressione che a Barga, uno qualsiasi si accomoda in qualche modo, e quindi crea disagi a tanti altri, perché non c’é nessun controllo.

Rimane il fatto che alla prossima acqua un po’ più abbondante, ci ritroveremo allegati un’altra volta. SE NON SI INTERVIENE. E SUBITO. DRASTICAMENTE:

Giuseppe Luti – Gruppo Marciatori Barga

27-12-2013 – ore 13.10

 

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Commenti

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  1. ALLAGAMENTI PER FOGNE INADEGUATE- Soluzione mementanea
    Con l’intervento della GAIA, che con professionalità, é intervenuta per due giorni di seguito per capire e poi monitorare anche con la telecamera il percorso fognario circostante il fabbicato della Sala Colombo, dove hanno sede diverse associazioni di Barga, dovrebbe essere risolto momentaneamente il problema degli allagamenti.Tutto il disagio (tre allagamenti di cui due nel giro di due giorni) è stato creato dall’otturazione della fognatura alla convergenza tra Via del Giardino e la stradina che porta agli appartamenti del palazzo ricostruito nelle adiacenze della Sala Colombo. La GAIA il primo giorno (ieri) a lavorato in modo da togliere l’occlusione fancendo smaltire nella fognatura tutto il materiale maleodorante accumulato. Il secondo giorno (oggi 31-12-2013) é intervenuta anche con la telecamera per un ispezione più accurata e per individuare anche il perché si intasa. La telecamera ha permesso di vedere che nella fognatura sono stati immessi: pannolini assorbenti, carta da cucina e addirittura anche sacchetti di plastica. Dicevamo: problema risolto momentaneamente. Perché per risolverlo in modo definitivo bisognerebbe intervenire sulla fognatura e, per almeno un tratto, rifarla completamente in quanto si sono riscontrate alcune criticità. In attesa del rifacimento eventuale della fognatura, dovrebbe essere messo in funzione un monitoraggio periodico del tratto interessato ad una nuova possibile otturazione. Comunque bisogna dare atto della premurosa sollecitudine con cui si é intervenuti da parte di GAIA e della colaborazione degli Uffici Comunali preposti. Grazie a nome anche delle associazioni e degli esecizi commerciali che hanno subito l’evento.Bisognerebbe, da parte dell’autorità competente, redarguire coloro che intasano la fogna con i materiali citati sopra, obbligandoli a smaltirli nel modo adeguato.Giuseppe Luti31-12-2013 – ore 10,57.

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