Tutti lo chiamano Stress ma sarebbe meglio definirlo Fretta

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Lo sapevi che lo Stress causa serie patologie? È accertato da tempo che predispone l’organismo a una maggiore possibilità di ammalarsi ed è ormai sempre più evidente che un errato modo di vivere, di percepirsi, di relazionarsi e di organizzare il proprio tempo favorisce l’insorgenza di diverse patologie, che spesso non si tenderebbe ad associare al malessere psicofisico.

Fra i tipi di stress che logorano maggiormente c’è senz’altro la fretta. Per molti non è qualcosa di sporadico che si attiva, come è naturale che sia, in situazioni come un semplice ritardo e che, una volta superata, si disattiva; molti risentono in maniera esponenziale il fattore fretta poiché essa diventa quella costante presente in tutte le azioni e per quasi tutto il tempo della giornata.

A volte si esprime come sensazione di essere in ritardo anche quando non ci sono orari particolari da rispettare; altre volte immerge il compiere delle azioni, anche le più semplici, in un vortice di iperattività, senza sapere bene perché si debba essere una sorta di “velocisti” del proprio tempo; altre ancora si manifesta con l’incapacità di prendersi pause o di rallentare perché si sente un senso di colpa pressante nel farlo, anche se si è consapevoli che non esista un vero motivo per provare tale disagio.

Da qui nasce la frustrazione nell’avere la sensazione di “non riuscire ad afferrare il proprio tempo” che ci porta poi allo sviluppo di una serie di disturbi quali marcata incapacità di organizzare il tempo, ansia, paura del futuro, paura dei momenti “vuoti” , timore del giudizio, insicurezza, senso di inadeguatezza, etc.

In tutti questi casi è fondamentale capire che una volta individuata la sintomatologia, il disturbo da “Vita frenetica” vada superato con un approccio serio ed attivo e in casi gravi con supporto psicologico perché, se dura troppo a lungo, il corpo farà sentire il suo disagio attraverso uno o più sintomi fra quelli indicati poc’anzi, sviluppando patologie che richiederanno interventi farmacologici (es. emicranie, dolori ossei, disturbi metabolici, dermatiti, disturbi cardiaci, ipertensione, scompensi tiroidei, disturbi del sonno, pensieri ossessivi, ansia, depressione etc ).

I consigli di Mia:
Prima di sottoporti a una psicoterapia, e/o a trattamenti corporei antistress, è fondamentale ridurre il tuo senso di fretta allentando un poco il ritmo dei propri impegni quotidiani. Se, invece, questo ti sembra difficile rivolgiti ad un esperto che ti proporrà attività ed esercizi psicofisici risolutivi che più si adatteranno al tuo caso. Cerca di essere graduale nel ridimensionare i ritmi: come in tutte le cose, un corpo che da mesi o anni vive con un determinato andamento, per quanto sbagliato esso sia come stile di vita, non può abbandonarlo di colpo, perché i sintomi aumenterebbero. Quindi inserisci cambiamenti progressivi purché siano impostati ad essere compiuti con il pensiero “lo farò senza fretta”. Cerca di essere realista in tutto, la fretta spesso nasce da un errore di organizzazione o dalla scarsa conoscenza dei propri limiti e attitudini. A questo proposito prova a stilare un schema della giornata e della settimana calibrato su un maggiore senso di realtà e che non preveda la necessità di andare al massimo ad ogni costo.

Ora Mettiti alla prova per una mini autovalutazione della fretta: Prova a fermarti in un momento qualsiasi della tua giornata lavorativa, per cinque minuti esatti. Se provi un senso di disagio, di tensione o di colpa, sei “malato” di fretta e in questo caso… puoi scrivere a parliamonealgiornaledibarga@yahoo.com ed affrontare la questione insieme e cercando una soluzione adatta

Frase del giorno:
“Ad ogni periodo di attività, deve esserci uno di riposo!” Mao Tse-tung

Un caro saluto ai lettori
dott.ssa Mia

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