L’arcivescovo visita la Montagna Barghigiana

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E’ iniziata sicuramente con il piede giusto la visita pastorale di Sua Eccellenza Giovanni Paolo Benotto al vicariato di Barga; dopo il successo dei primi due appuntamenti anche l’iniziativa dedicata alle comunità di Tiglio e Pegnana ha riscosso una lauta partecipazione popolare. La giornata é iniziata con la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo nel suggestivo santuario Mariano di Tiglio Alto; un luogo simbolico perchè oltre ad essere uno dei più lontani dal centro pisano fa parte della parrocchia più elevata dell’intera Diocesi. Partire dal punto più alto e più lontano da Pisa ci dice molto sulla volontà si Sua Eccellenza di arrivare in ogni luogo e di toccare con mano tutti gli ambiti della vita ecclesiale e civile del territorio barghigiano.
Al termine della S. Messa i fedeli si sono recati nella sede del Comitato Paesano di Pegnana dove è stato servito un pranzo a base di prodotti locali a kilometro zero. Successivamente i commensali hanno potuto assistere ad una dettagliata esposizione sull’ ambito religioso e caritativo della parrocchia di Tiglio-Renaio. Sono intervenuti Davide Togneri, Don Giuseppe Cola, Lenello Diversi, Omero Togneri e Beatrice Balducci. . La comunità ha inoltre deciso di inviare il ricavato dell’intera giornata ad una parrocchia siriana impegnata nell’assicurare ai bambini un pasto caldo ed una distrazione dalle atrocità e dal frastuono delle bombe che imperversano nella guerra civile siriana. L’aiuto umanitario è stato possibile grazie a Mary Campbell che da anni collabora come volontaria nella comunità di Deir Mar Musa fondata in Siria da padre Paolo Dall’Oglio . A conclusione della giornata Monsignor Benotto ha tenuto un’attenta e profonda riflessione sull’essere comunità ,ponendo l’accento sull’unione e l’accoglienza verso gli altri, spronando le comunità a mantenere viva e a tramandare ai propri figli questi valori fondamentali. Il Bilancio conclusivo di questa iniziativa è stato nettamente positivo soprattutto perchè ci ha fatto capire che non conta essere una comunità popolosa per realizzare qualcosa di importante,ma che con il buon cuore, la coesione e la volontà si possono realizzare grandi cose,anche con poche forze a disposizione.

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