La carta diventa immortale – Keane espone a Porcari

-

C’è molta Barga nelle manifestazioni per il centenario del comune di Porcari. Si tratta dell’Associazione Culturale “Venti d’Arte” che attraverso Lucia Morelli e Nicola Salotti ha organizzato un importante evento culturale: la kermesse “In Contemporanea” (una sorta di “A (S)passo tra l’arte” rivista e ampliata) e all’interno di questa manifestazione tenutasi venerdì, sabato e domenica scorsa l’inaugurazione della mostra di un altro barghigiano illustre: Keane, che ha riproposto qui una sua vecchia esposizione “La Morte della Carta”.

Ospitata presso il Palazzo della Fondazione Lazzareschi (spazio quanto mai idoneo) l’esposizione raccoglie trentotto tra tele e carte tutte realizzate per la grande mostra che fu ospitata, con grande successo, nel 1998, nella più importante galleria della Finlandia.

“Fu una mostra veramente grande, oltre 100 lavori” ricorda così Keane che ci ha spiegato anche le ragioni più profonde di come nacque la mostra: “in quegli anni si stava facendo largo l’idea che, in pochi anni, la carta non sarebbe stata più usata: tutto sarebbe stato fatto con il computer che stava vivendo una rapida e inarrestabile espansione”.

Bisogna sottolineare che in quegli anni, anche se sembra impossibile, il computer era stato creato solo e soltanto per un uso di lavoro d’ufficio.

“Non a caso – spiega Keane – i primi programmi come Word o Excel sono stati pensati come un ufficio virtuale: ecco la scrivania, il foglio, le cartelle. Si pensava che questo “computer” sarebbe stato infallibile e invincibile e già si annunciava la morte della carta”.

La mostra nacque proprio da quell’idea, da quell’attenta osservazione. Keane dipinse, allora, forbici, spille, cestini, buste… oggetti che (si immaginava) in pochi anni non sarebbero più stati utili. E le ha raffigurò con ottima tecnica, in grandi dimensioni, ingigantendoli e trattandoli come fossero cose sacre, con fondi oro e argento. Come delle icone, come delle reliquie.

E oggi, dopo 15 anni, nonostante tutto quegli oggetti sono ancora lì. A dimostrazione della straordinaria visionarietà (e preveggenza) del pittore barghigianao di adozione. E a conferma de “L’immortalità della carta” come giustamente hanno voluto titolare la mostra gli organizzatori e finanziata non a caso da un colosso dell’industria cartaria come DS- Smith.

Ecco, allora, che Keane chiarisce che in realtà la mostra non si chiamava “L’immortalità della Carta” come poi è stata nominata ma “La morte della Carta?” con un bel punto interrogativo a cui si dava risposta tra le sfumature lievi e quasi impercettibili della mostra.

“La carta è il mezzo più sicuro per trasmettere dati” dice, sicuro, oggi, Keane che ci fa pratici esempi: le notizie, i file che potevano essere contenuti in un floppy tra qualche anno magari non sarà più possibile visionarli così come un film in VHS o un disco in vinile. Resteranno imprigionati dentro quei materiali.

“Invece le informazioni presenti in un libro che sono scritte sulla carta sono accessibili a tutti oggi come tra cento anni” afferma. Una mostra, quindi, ancora più attuale, oggi.

E tra 50 anni… chissà… solo il Tempo potrà dare risposta a coloro che ci saranno.

Una cosa è certa, Keane, che gira con il suo tablet e la sua macchina fotografia, costantemente attaccato al mondo attraverso internet, è sicuro: “il futuro è delle cose manuali”.
Chiarisce: “io ho due personalità: una è digitale e l’altra artigianale ma senza dubbio una cosa fatta a mano è più calorosa, vera, onesta. E poi a me piace toccare, sporcarmi…” e lo dice con le mani imbrattate di colore per le rifiniture degli ultimi quadri per la mostra che aprirà i battenti a Barga il 13 luglio: “The Barga Duomo paintings” che si preannuncia come il più importante evento dell’estate culturale valligiana e non solo.

Tag: , ,

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.