Emergenza terremoto, pronte da subito altre tre aree di ricovero. Chiesto lo stato di emergenza nazionale

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Sono 24 le aree di ricovero che durante la notte tra domenica e lunedì hanno ospitato 670 persone in vari comuni della Garfagnana.
A seguito delle ulteriori scosse che si sono verificate nella giornata di ieri (domenica 23), la Provincia di Lucca e il Centro Intercomunale della Garfagnana hanno richiesto alla Regione Toscana l’allestimento di altre due aree di ricovero, che saranno pronte da questa sera.
Le due aree allestite dalla CMRT (colonna mobile della Regione Toscana), sono in grado di accogliere un totale di 280 persone (140 per ciascuna area), e si trovano al Campo sportivo di Piazza al Serchio e al campo sportivo di Gramolazzo, nel comune di Minucciano.
Un terzo campo da 100 persone sarà invece allestito a Camporgiano da parte della colonna mobile

della provincia di Arezzo. Intanto questa mattina il presidente della Regione Enrico Rossi, durante la riunione che si è svolta al Centro Intercomunale della Garfagnana alla presenza anche del presidente della Provincia Stefano Baccelli e del Prefetto Giovanna Cagliostro, ha annunciato che chiederà lo stato di emergenza nazionale, mentre con provvedimento del Prefetto si è stabilito di procedere subito all’attivazione di una sede COM, Centro Operativo Misto, un punto di comando avanzato che funziona da centro di coordinamento provinciale dell’emergenza, direttamente locato sul territorio colpito dal sisma, al fine di rendere più veloci le operazioni di protezione civile.
Mentre si allestiscono ulteriori campi pronti ad accogliere le persone in caso di emergenza, proseguono le verifiche sugli edifici danneggiati. Questa mattina alle 06:00 sono scattati i controlli nelle scuole superiori del territorio che dovevano ospitare gli esami di maturità. I tecnici della Provincia non hanno rilevato criticità e la terza prova di esame si è svolta regolarmente.
Per quanto riguarda le abitazioni private, ammontano a circa 380 le richieste di verifica, anche se probabilmente il numero è destinato a salire. A metà pomeriggio i Vigili del Fuoco e il Genio Civile avevano proceduto al controllo di 140 edifici.
Domattina i tecnici della Provincia inizieranno i lavori di messa in sicurezza della SP59 Minucciano – Pieve San Lorenzo, chiusa al transito a causa della presenza di un edificio che aveva subito danni a seguito delle scosse sismiche.

“Inserire nel primo decreto utile le risorse necessarie a far fronte alle urgenze derivanti dai fenomeni sismici che in questi giorni sono tornati a colpire la Garfagnana e la Lunigiana”.
Lo dice la deputata Pd Raffaella Mariani, stamani (lunedì 24 giugno) a fianco del presidente della Regione Enrico Rossi nella sua visita alle aree colpite dalle scosse di terremoto che si sono ripetute da venerdì scorso.
“Come parlamentari l’atto preliminare e fondamentale sarà quello di sostenere la richiesta del presidente Rossi per il riconoscimento immediato dello stato di emergenza da parte del governo. Chiederemo poi all’esecutivo di reperire in tempi rapidissimi i fondi indispensabili a far fronte alla difficile situazione che la popolazione sta vivendo ormai da giorni. Gli enti locali devono avere tutto il sostegno nello svolgimento del loro ruolo, che li vede in prima linea nell’impegno costante di provvedere alle necessità dei territori. Infine torneremo a insistere sull’estensione dell’ecobonus del 65% ai lavori di messa in sicurezza antisismica.
Un segnale importante – conclude l’on. Mariani – arriva anche dalla Protezione Civile, che ha garantito un presidio costante del nostro territorio con la presenza stabile per i prossimi giorni a fianco di Regione, Provincia e Comuni del Vice Capo Dipartimento, allo scopo di monitorare la situazione e rispondere tempestivamente alle necessità delle aree interessate”.

Intanto la Protezione Civile nazionale ha emesso sul terremoto un nuovo comunicato.
Ecco il testo integrale.
“A tre giorni dalla scossa di magnitudo 5.2 che ha colpito il 21 giugno la Lunigiana sono circa 120 le repliche di magnitudo superiore a 2, la più forte delle quali, di magnitudo 4.4, è stata registrata alle 17.01 del 23 giugno.Per rispondere alla richiesta della Regione Toscana, il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato alcuni moduli per l’assistenza alla popolazione e materiali di supporto, che arriveranno oggi in Lunigiana e Garfagnana. L’installazione dei moduli sarà concordata con le autorità locali. Sono partiti nella mattinata di oggi team del Dipartimento, per garantire il coordinamento di queste risorse messe a disposizione dal Servizio nazionale, a fianco degli Enti Locali. Nelle zone colpite dal sisma continuano le verifiche da parte di squadre di tecnici dei Vigili del Fuoco sugli edifici pubblici e privati lesionati dalle scosse. Dai controlli effettuati, gli edifici riportano solo danni lievi.
Nelle province colpite, il volontariato è al lavoro per dare assistenza alla popolazione che non è ancora rientrata nelle proprie abitazioni e che è temporaneamente alloggiata nelle strutture attrezzate per una prima accoglienza, come scuole, palestre e tende sociali. Si rammenta che lo stato attuale delle conoscenze scientifiche non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area. Si ricorda che forti terremoti sono comunemente accompagnati da altre scosse, ma ogni previsione che indichi con precisione data, ora e luogo, nonché magnitudo di futuri eventi è priva di ogni fondamento. Nelle aree attualmente interessate dai fenomeni sismici, massima attenzione deve essere dedicata alla verifica delle condizioni di sicurezza degli edifici che hanno subito il terremoto e, in particolare, delle strutture strategiche, di quelle più antiche e vulnerabili, monumentali e di culto, e di tutte quelle che mostrano lesioni e danneggiamenti”.

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